Dal pensare secondo gli uomini al pensare secondo Dio
Un saggio ha detto che il pavimento dell’inferno è lastricato con le buone intenzioni mai messe in atto o mal realizzate per mancanza di convinzione o di determinazione o di coerenza oppure per paura e pusillanimità.
I bravi credenti…
Pietro crede in Gesù? Perbacco! Riesce a dirgli che lui solo ha parole di vita eterna. Una affermazione a tutto tondo. Eppure la sua sequela è un continuo battagliare con Gesù perchè è un credere pieno di attese che non facilitano la fede. E quando Gesù dice che deve morire ecc. Pietro, scandalizzato, afferma che mai gli capiterà questo. E Gesù lo sgrida dicendo che pensa secondo gli uomini e non secondo Dio e lo invita ad andare dietro di lui, a seguirlo. Credere non autorizza a mettersi davanti. Credere è fidarsi a tal punto da andare dietro dovunque la guida ci porti anche, anzi soprattutto, quando non capiamo per niente il percorso e l’obiettivo del viaggio.
…credono di credere…
E quando Gesù vuol lavare i piedi, ancora lui dice che non è il caso perchè Gesù è Dio e si comporti da Dio, una buona volta! E ancora alla fine del percorso Pietro non è ancora entrato nella giusta ottica di Gesù quando con una sicurezza ammirevole afferma che lui Gesù non lo tradirà mai. Ma prima che il gallo cantasse…
Possiamo credere in tante persone, in tante cose che non ci intaccano la vita in profondità e bene o male possiamo sempre ricrederci e dire che ci eravamo sbagliati. Non erano riferimenti vitali, imprescindibili.
Ma quando si tratta della vita interiore, delle scelte che fanno la nostra identità di persone, di risposta alle grandi domande di senso che orientano il nostro andare verso l’eternità… allora…
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