Da maschi e femmine a uomini e donne

Se non si fanno scelte giuste al momento opportuno, raggiungendo conoscenze non superficiali, guidati da adulti illuminati, si rischia di rimanere maschi o femmine senza raggiungere la pienezza umana.

«Maschi si nasce, uomini si muore», diceva un vecchio adagio. E mi sembra molto espressivo. A pensarci bene è vero: nessuno dice «è nato un uomo», ma è nato un maschio; nessuno dice «è morta una femmina» ma è morta una donna. Alla nascita si guarda subito i genitali per poter definire immediatamente quella «cosa» che è arrivata al mondo, supposto che le numerose ecografie ci avessero lasciato qualche dubbio improbabile. Di fronte alla morte invece ci qualifica la vita nel suo insieme e non una descrizione genitale. Ma tra la nascita e la morte c’è la vita e se non si fanno scelte giuste al momento opportuno raggiungendo conoscenze non superficiali, guidati da adulti illuminati si rischia di rimanere maschi o femmine ma di non raggiungere la pienezza umana.

Dalla genitalità alla sessualità

Il grande rischio nel cammino di maturazione è proprio quello di non arrivare ad elaborare chiaramente ciò che intendiamo quando parliamo di sessualità, evitando di identificarla con la genitalità. La genitalità è un fatto anatomico, la sessualità riguarda la persona nella sua integralità. Identificare la sessualità con la genitalità porta a concludere che senza rapporto non si vive la sessualità, mentre può essere sessualmente completa una persona…

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