CRISTIANI «TROPPO» CRISTIANI

Come «i dodici» anche noi spesso ci sentiamo migliori di Colui che seguiamo e siamo sempre pronti a ricordargli con le nostre lagnose preghiere i suoi doveri in quanto Dio.

Purtroppo, dobbiamo ammetterlo, sovente il nostro Dio è distratto, poco attento, spericolato, fa preferenza per quelli che non se la meritano, non so, i peccatori per esempio o quelli che non vanno a messa alla domenica! Se non facciamo qualcosa per tempo «questo qui» va a finire che porta davvero «peccatori e prostitute più in alto nel regno dei cieli». Ma dove andiamo a finire? E a noi che lo seguiamo da tanto tempo «neanche un capretto»…!?

Il rischio di un cristiano ateo

Quando un cristiano si ritiene migliore del Dio nel quale dice di credere è un ateo. Non mi sovviene chi l’ha detto ma così me la ricordo. Brilla in questo caso Pietro prima di diventare San Pietro. Lui sa di religione e risponde in modo perfetto alla domanda «Tu sei il Cristo», però subito dopo prende Gesù in disparte per spiegargli come deve pensare perché Gesù dice delle cose strane, non so, dovrà essere preso, soffrire, morire, risorgere… E alla lavanda dei piedi? «Mai mi  laverai i piedi», perché Gesù sta facendo un grosso errore, si comporta da servo, ma capisci? E subito dopo: «Morirò con te» ma prima che il gallo facesse tre gargarismi…Ma anche gli altri «undici» non sono da meno.

Discutono a chi è più grande

Seguono Gesù ma parlano e pensano a tutt’altro. I nostri pensieri ci allontanato dai pensieri di Dio. Si immaginano grandi onori e primi posti al banchetto finale. I due Zebedei addirittura si prenotano per stare uno a sinistra e l’altro alla destra della grande poltrona, sostenuti in questo dalla madre. Ah le madri!  Bontà loro che non si offrono addirittura per sedersi al posto di Dio! Cristiani atei. E Gesù «preso un bambino, lo mise in mezzo a loro; poi lo prese in braccio e disse loro: “Chiunque riceve uno di questi bambini nel nome mio, riceve me…”. I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve».

Dormono  nell’orto degli ulivi

Pietro, Giacomo e Giovanni sono i tre più attenti e sempre presenti nei grandi eventi raccontati. Eppure! Sono sul monte Tabor e sparano cavolate. Sono coinvolti nel momento più tragico della vita di Gesù. E come si comportano? Lui suda sangue e loro dormono. Sono appesantiti e non riescono a stargli vicino. Una fede che fa sonnecchiare. Cristiani atei. Una fede rassegnata, abitudinaria, ripetitiva, opportunistica. E Gesù «dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza, e disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione”».

Invocano il fuoco

«Poi, mentre si avvicinava il tempo in cui sarebbe stato tolto dal mondo, Gesù si mise risolutamente in cammino per andare a Gerusalemme. Mandò davanti a sé dei messaggeri, i quali, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani per preparargli un alloggio. Ma quelli non lo ricevettero perché era diretto verso Gerusalemme. Veduto ciò, i suoi discepoli dissero: “Signore, vuoi che diciamo che un fuoco scenda dal cielo e li consumi?”. Ma egli si voltò verso di loro e li sgridò»… «Maestro, noi abbiamo visto un tale che scacciava i demòni nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perché non ti segue con noi». E Gesù:  «Non glielo vietate, perché chi non è contro di voi è per voi». Aveva già detto: non giudicate! non condannate!

In due lo tradiscono

Pietro e Giuda, due su dodici, lo tradiscono. È una percentuale altissima. Fallimentare. Uno lo vende. L’altro dice di non conoscerlo. Ahimè! Cristiani atei. «Mentre parlava ancora, ecco una folla; e Giuda la precedeva, e si avvicinò a Gesù per baciarlo… “Giuda, tradisci il Figlio dell’uomo con un bacio?”»… «E subito, mentre parlava ancora, il gallo cantò. E il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: “Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte”. E, andato fuori, pianse amaramente».

Su più bello scappano tutti e hanno paura e si chiudono nel cenacolo o tornano a fare i pescatori. E ai piedi della croce «si beffavano di lui, dicendo: “Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l’Eletto di Dio!”»…

Alcuni verbi contro l’ateismo cristiano

ASCOLTA.  «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore (perciò) ama il Signore Dio tuo… (e) ama il tuo prossimo come te stesso”».

SMETTILA DI PENSARE A TE STESSO. « Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua». 

VENDI TUTTO, VIENI E SEGUIMI. Gesù, guardatolo, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi. Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni». Quanta zavorra! È il rischio dell’«ateismo»!