Fonte: Avvenire, di Maurizio Patriciello, sabato 18 agosto 2018
Il dolore, l’angoscia, la rabbia, lo smarrimento di questi giorni hanno scavato in noi un abisso che non si lascia colmare facilmente. Davanti a questo baratro, le parole di consolazione, di amicizia, di solidarietà, le sole che sanno dire gli uomini, sono, purtroppo, piccole, insufficienti. Ci vuole altro, abbiamo bisogno di altro.
Abbiamo bisogno di Dio, della sua Parola, la sola che sa penetrare nella dura roccia del dolore e consolarlo. Cessi oggi ogni parola per far spazio alla Parola. Lasciamola penetrare in noi Continua a leggere