Come la pittura, anche la scultura ha la possibilità di vibrare in mille spezzature di linee di animarsi per via di sbattimenti d’ombre e di luci, più o meno violenti, d’imprigionarsi misteriosamente in colori caldi e freddi, quantunque la materia ne sia monocroma.
La Galleria d’Arte Moderna di Milano, in collaborazione con il Museo Rosso di Barzio, dedica a Medardo Rosso (1858-1928) una mostra monografica costituita da una selezione significativa della sua produzione scultorea e fotografica. A più di trent’anni dall’ultima rassegna che Milano ha dedicato allo scultore (1979) la mostra si pone come occasione di conoscenza e approfondimento di un artista di richiamo internazionale per l’interpretazione personale della materia, straordinariamente moderno nella sua sperimentazione tecnica e poetica, ma anche per la sua vocazione cosmopolita e la sua esperienza a contatto con le avanguardie novecentesche.
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